In caso di ferimento o morte di un animale domestico, la legge italiana riconosce la possibilità di ottenere un risarcimento per i danni subiti, sia patrimoniali che non patrimoniali. Gli animali domestici sono considerati esseri senzienti e parte integrante del nucleo familiare, quindi il loro danneggiamento o decesso può comportare varie tipologie di danni risarcibili. Ecco come funziona:
1. Danni patrimoniali
I danni patrimoniali si riferiscono a tutte le spese economiche sostenute a causa dell’incidente che ha ferito o ucciso l'animale. Questi includono:
Spese veterinarie: Se l’animale è stato ferito, hai diritto al risarcimento delle spese sostenute per le cure veterinarie, incluse operazioni, medicinali, riabilitazione e eventuali trattamenti successivi.
Costo dell’animale: Se l’animale è deceduto, potresti richiedere il rimborso del valore economico dell’animale (se acquistato), anche se questo aspetto tende a essere secondario rispetto agli altri danni.
Danni ai beni: Se, ad esempio, l’incidente ha comportato la distruzione o danneggiamento di beni (come una gabbia, un trasportino, ecc.), puoi chiedere il risarcimento per questi beni.
2. Danni non patrimoniali
I danni non patrimoniali riguardano i danni morali ed emotivi derivanti dalla sofferenza causata dal ferimento o dalla perdita dell'animale. Questi includono:
Danno morale: La morte o la sofferenza di un animale domestico può generare un dolore emotivo significativo per il proprietario, e questo può essere riconosciuto come danno morale risarcibile. La giurisprudenza italiana ha più volte riconosciuto che la perdita di un animale può causare una sofferenza paragonabile a quella subita per la perdita di una persona cara.
Danno esistenziale: In alcuni casi, è possibile chiedere il risarcimento per il danno esistenziale, legato al cambiamento nelle abitudini di vita e nella serenità del proprietario a seguito dell’evento (ad esempio, la perdita di un cane guida per una persona non vedente).
3. Chi paga il risarcimento
Il risarcimento è dovuto dalla persona che ha causato il danno all'animale. Questo può essere, per esempio:
Il conducente di un veicolo che ha investito l'animale.
Il proprietario di un altro animale che ha attaccato e ferito il tuo.
Una struttura (ad esempio, una clinica veterinaria) in caso di errore medico che abbia portato alla morte o ferimento dell'animale.
4. Determinazione del risarcimento
Il risarcimento varia a seconda della gravità del danno e della responsabilità accertata. Alcuni elementi che influiscono sono:
La colpa della persona responsabile (es. un guidatore che non ha rispettato i limiti di velocità o un veterinario che ha commesso un errore).
L’entità del danno fisico e delle spese sostenute.
Il legame emotivo tra il proprietario e l'animale, che può giustificare un danno morale più elevato.
5. Azioni legali
Se non si raggiunge un accordo amichevole, puoi intentare un’azione legale per ottenere il risarcimento. È consigliabile raccogliere tutta la documentazione necessaria, come:
Certificati veterinari.
Ricevute delle spese mediche.
Testimonianze o prove dell’incidente.
6. Assicurazione
In alcuni casi, il risarcimento può essere coperto dall'assicurazione. Se l'animale è stato investito da un'auto, la responsabilità civile auto (RCA) del conducente potrebbe coprire i danni. Allo stesso modo, molte polizze assicurative per animali domestici coprono spese veterinarie e danni a terzi causati o subiti dall'animale.
In sintesi, puoi ottenere un risarcimento per danni patrimoniali (spese veterinarie, danni materiali) e non patrimoniali (dolore e sofferenza), a seconda delle circostanze dell'incidente e della responsabilità della parte che ha causato il danno.